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Lunedì 6 dicembre la Corte Costituzionale slovena ha stabilito che una legge che stabilisce l’obbligo di vaccinazione per i dipendenti del settore pubblico, a meno che non possano dimostrare di aver già contratto la malattia, è incostituzionale. Sebbene il governo sloveno avesse inizialmente previsto di imporre la misura dal primo ottobre, in precedenza la Corte costituzionale del Paese aveva già bloccato la sua applicazione in attesa di una decisione definitiva.
Secondo l’agenzia di stampa slovena STA, il tribunale ha stabilito lunedì: “Una misura del genere equivale a imporre la vaccinazione obbligatoria, che richiede innanzitutto una modifica della legge sulle malattie infettive”.
Il governo sloveno non ha ancora commentato la sentenza.
Secondo i dati diffusi dall’OMS , al 6 dicembre più di un milione di sloveni sono completamente vaccinati, ovvero circa il 55% della popolazione. Il governo sloveno sta cercando di aumentare il tasso di vaccinazione, che è ancora al di sotto della media dell’Unione europea. Sempre secondo l’OMS, il numero dei contagi in Slovenia è in diminuzione con 1.116 nuovi contagi registrati in media ogni giorno. Al 6 dicembre, la Slovenia riportava 430.064 contagi e 5.676 decessi dall’inizio della pandemia.
In Europa, intanto, aumentano le proteste contro le restrizioni sanitarie.
Nel tentativo di aumentare i tassi di vaccinazione, diversi paesi europei hanno adottato misure per rafforzare le restrizioni sanitarie. In Austria, da tre weekend il Paese è teatro ricorrente di mobilitazioni di protesta in  piazza contro le misure che il governo ha imposto.
Decine di migliaia di manifestanti hanno marciato il 4 dicembre in diverse città dell’Europa nordoccidentale per protestare contro le restrizioni sanitarie. Secondo Reuters, nella città di Utrecht, nei Paesi Bassi, diverse migliaia di persone hanno manifestato contro le nuove restrizioni sanitarie introdotte il 27 novembre. I manifestanti mostravano striscioni con le parole “Libertà medica ora!” (Libertà medica adesso!). Sempre secondo Reuters, a Francoforte, in Germania, la polizia ha interrotto una manifestazione di diverse centinaia di persone. A Berlino, piccoli gruppi si sono riuniti nella capitale per protestare contro le restrizioni sanitarie. In Belgio, migliaia di manifestanti si sono radunati il 4 novembre nelle strade di Bruxelles per protestare contro la gestione dell’emergenza sanitaria nel Paese. Schierata in gran numero, la polizia ha utilizzato cannoni ad acqua per impedire l’avanzata del corteo.Â