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Il tasso di mortalità per le persone di età compresa tra 18 e 64 anni è aumentato di un sorprendente 40% rispetto ai livelli pre-pandemia, secondo il CEO della compagnia assicurativa OneAmerica con sede a Indianapolis.
“Stiamo vedendo, in questo momento, i più alti tassi di mortalità che abbiamo visto nella storia di questo business, non solo in OneAmerica”,ha dichiarato Scott Davison, capo della storica compagnia assicurativa americana da 100 miliardi di dollari che esiste dal 1877 e ha circa 2.400 dipendenti.
L’aumento rappresenta “numeri enormi, enormi“, tra “principalmente persone in età lavorativa” che hanno piani di vita di gruppo sponsorizzati dal datore di lavoro attraverso OneAmerica, secondo The Center Square.
“E quello che abbiamo visto solo nel terzo trimestre, lo stiamo vedendo continuare nel quarto trimestre, è che i tassi di mortalità sono aumentati del 40% rispetto a quello che erano prima della pandemia”, ha dichiarato Davison durante una conferenza stampa online la scorsa settimana. “Solo per darvi un’idea di quanto sia grave, tre terremoti o una di quelle catastrofi che si verificano in media ogni 200 anni, vedrebbero un aumento del 10% rispetto ai parametri pre-pandemia“.
“Quindi il 40% è semplicemente inaudito”, ha aggiunto.
Secondo Davison, la maggior parte dei decessi presentati non sono classificati come dovuti a Covid-19.
“Ciò che i dati ci stanno mostrando è che i decessi che vengono segnalati come decessi COVID sottostimano notevolmente le effettive morti di persone in età lavorativa a causa della pandemia. Potrebbe non solo COVID la causa della morte, ma i numeri dei decessi sono enormi, enormi “, ha detto, aggiungendo che la società ha visto un “aumento” delle richieste di invalidità – all’inizio a breve termine e ora a lungo termine.
“Per OneAmerica, ci aspettiamo che i costi di tutto questo saranno ben oltre $ 100 milioni. Quindi l’impatto è enorme “, ha dichiarato, aggiungendo che i costi saranno trasferiti ai datori di lavoro che acquistano le polizze di assicurazione sulla vita.
Nella stessa conferenza stampa in cui Davison ha parlato, Brian Tabor, presidente dell’Indiana Hospital Association, ha affermato che gli ospedali di tutto lo stato sono inondati di pazienti “con molte condizioni diverse”, dicendo “sfortunatamente, la salute media è diminuita durante la pandemia”.
Ha raccontato di non essere a conoscenza del perché così tante persone nello stato siano ricoverate in ospedale – con tante patologie e disturbi, ma ha confermato che il tasso di mortalità straordinariamente alto citato da Davison corrisponde a quello che gli ospedali dello stato stanno vedendo.
Il numero dei pazienti ricoverati in Indiana è ora più alto rispetto a prima che il vaccino Covid-19 fosse introdotto un anno fa, ed è il numero più alto che in qualsiasi momento negli ultimi cinque anni, secondo il dottor Lindsay Weaver, chief medical officer dell’Indiana.
(Nel frattempo, questa notizia non può essere visualizzata nel Regno Unito).
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