Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
In seguito, positivo al covid, è stato ricoverato per 40 giorni di cui 30 in terapia intensiva.
Per Natale è stato dimesso ma ha ancora bisogno dell’ossigeno.
Era tornato a casa dal lavoro il 16 novembre e ha iniziato a non sentirsi bene.
I medici del pronto soccorso hanno scoperto che i suoi livelli di ossigeno erano scesi ed è stato portato al New Cross Hospital di Wolverhampton.
Solo ora il 39enne è stato dimesso e secondo lui parte della sua sopravvivenza potrebbe essere dovuta alle due dosi.
“Ho due bambine, di nove e tredici anni, e sto con mia moglie da 15 anni, quindi poter stare con loro in questo periodo dell’anno e tornare a casa è fantastico”, ha detto.
Il signor Colley, che lavora come meccanico di camion, è tornato a casa dal lavoro e ha iniziato a tremare, ha riferito il Royal Wolverhampton NHS Trust.
Stava così male che si è messo a letto con addosso un cappotto. Poi si sono sviluppati dei fortissimi mal di testa e ha detto che si sentiva come se fosse stato “preso a calci”.
Raggiunto l’ospedale, è stato attaccato ad un ventilatore ed è stato trasferito nell’unità di terapia intensiva (ICU) perchè i suoi livelli di ossigeno non miglioravano.
I medici gli hanno somministrato degli steroidi dopo aver trovato dell’acqua nei suoi polmoni.
“Per fortuna il trattamento ha funzionato e ho iniziato a sentirmi meglio”, ha detto.
Il signor Colley è stato dimesso la vigilia di Natale, dopo quasi 40 giorni di ospedale.
Le macchine per l’ossigeno sono state installate nella sua casa per aiutare il suo recupero, hanno detto dall’ospedale .
“Non avrei mai pensato che sarebbe successo a me, ma sono così grato di essere stato in grado di combatterlo”, ha detto Colley.
“Fa paura tutto questo perché mostra che potrebbe accadere a chiunque ed è piuttosto grave”.