Migliaia di pubblicazioni scientifiche e casi clinici peer-reviewed da consultare
Uno delle prime misure in arrivo dal ministero della Salute riguarderà il Covid.
Sotto la lente c’è l’isolamento domiciliare che prevede per i positivi almeno 5 giorni di “quarantena” a casa e un tampone negativo per poter uscire.
«Bisogna semplificare e allentare», dice Schillaci sempre che i dati siano «incoraggianti» come quelli di oggi «a due mesi dalla riapertura delle scuole».
Il ministro sottolinea, «da tecnico», come questa non sia una questione politica: «Se guardiamo alle due Nazioni che hanno liberalizzato di più su questo fronte ci sono Inghilterra e Spagna (hanno abolito la quarantena, ndr), con i conservatori a guidare il primo Paese e il centro sinistra a guidare il secondo». «Oggi – continua il ministro – alcune misure sono eccessive, ci stiamo lavorando con Iss, Aifa e Istituto Spallanzani: se i dati epidemiologici continuano a essere buoni sull’isolamento avremo delle norme meno rigide».
«Anche sui tamponi bisogna pensare a un alleggerimento, perché se il Covid diventa una malattia meno aggressiva come sembra – conclude Schillaci – può bastare una moral suasion sui cittadini e un po’ di buon senso. Quando uno ha l’influenza e la febbre basta stare a casa e non uscire senza troppe rigidità o la necessità di fare tutti i tamponi che si fanno oggi».
Infine sui vaccini si va avanti: «Già forse la prossima settimana lanceremo una campagna di comunicazione a cui stiamo lavorando e riguarderà sia il Covid che l’influenza».