• Aprile 26, 2024

Università tedesca: “I bambini più colpiti da miocarditi post vaccino a causa del loro sistema immunitario iperattivo”

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In un’intervista pubblicata su “Science Media Center”, tre massimi esperti dell’Ospedale Universitario di Mönchengladbach affrontano i rischi di miocardite e pericardite dopo il vaccino mRNA.

L’intervista è stata rilasciata dalla Dott.ssa Sabine Keiser, a capo della Clinica di Pediatria, dal Prof. Georg Sabin, Consulente Medico Senior presso la Clinica di Cardiologia e Angiologia e dal Prof. Huan N. Nhuyen, Direttore della Clinica di Medicina Interna e Gastroenterologia.

“Una caratteristica speciale della tecnologia dell’mRNA è che, dopo l’iniezione del vaccino, la proteina spike viene prodotta nel corpo in modo più o meno incontrollato per diversi giorni. La modalità varia da persona a persona. Da un lato, la stessa proteina spike si aggancia ai recettori ACE2 come antigene. Questi si trovano sia nelle cellule del miocardio che nelle cellule endoteliali. Ciò porta all’inibizione dell’ACE2, l’antagonista dell’angiotensina II nel sistema renina-angiotensina-aldosterone. L’angiotensina II è nota per essere tossica e può portare alla morte cellulare.

D’altra parte, le proteine ​​spike, come antigene, innescano una reazione immunologica con la formazione di anticorpi (sistema delle cellule B) e la migrazione delle cellule T citotossiche (sistema delle cellule T).

Dopo che le proteine ​​spike si agganciano ai recettori ACE2 delle cellule miocardiche, possono verificarsi le seguenti reazioni: 

1. Il blocco dei recettori ACE2 crea un relativo eccesso di angiotensina-II, che è dannoso per le cellule del miocardio (tossicità metabolica). 

2. Reazione immunologica: dopo che le proteine ​​spike si sono agganciate, possono essere attivate due reazioni immunitarie: A) Vengono aggiunti anticorpi. I complessi antigene-anticorpo si formano sulla membrana delle cellule miocardiche, che successivamente portano a un danno miocardico. B) Le cellule T citotossiche si agganciano alle cellule del miocardio per eliminare l’antigene. Questo porta consecutivamente al danno miocardico.

Indicazioni su quale meccanismo è in definitiva dominante potrebbero essere ottenute solo in esami istologici sistematici che non sono ancora disponibili.

Poiché la miocardite si verifica prevalentemente dopo la seconda vaccinazione, il secondo meccanismo è molto probabile. È, per così dire, un fenomeno autoimmune.

Ci sono altre caratteristiche dei fenomeni autoimmuni: sistema immunitario iperattivo (giovani), dipendenza di genere (uomini). Quindi, il verificarsi di questo effetto indesiderato è da vedere molto individualmente nel senso di una predisposizione genetica nella famiglia o nella razza. Questo spiegherebbe la rarità.

Non è da escludere che questi fenomeni siano ancora più frequenti nei bambini di età compresa tra i cinque e gli undici anni, nei quali il sistema immunitario è iperattivo. Tuttavia, la rilevanza clinica è molto dubbia perché i bambini di questa età esprimono pochissimi recettori ACE2. Questo riduce il rischio.

E’ stato chiesto perché i casi di miocardite si verificano più frequentemente dopo una vaccinazione Moderna rispetto a una vaccinazione Biontech e come si può spiegare che ciò accada più spesso dopo la seconda vaccinazione.
È molto probabile un effetto quantitativo. La differenza tra i vaccini Moderna e Biontech potrebbe essere la quantità di vaccino mRNA applicato (30 μg per Biontech contro 100 μg per Moderna) e quindi la quantità di proteine ​​​​spike prodotte nel corpo. Finora però non ci sono evidenze assolute di ciò.

Che accada più spesso dopo la seconda vaccinazione è spiegato dal possibile meccanismo patologico. Pertanto, la raccomandazione generale per una terza vaccinazione per tutti i gruppi di età deve essere osservata con cautela.

Una vaccinazione di richiamo per i pazienti ad alto rischio (immunosoppressi o con più di 60 anni) ha senso perché non hanno un sistema immunitario iperattivo”  

FONTE

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